Archivio

Archive for marzo 2010

incubi diventati realtà

(questo post è politicamente scorretto. ma il blog è mio. se vi sta bene bene. altrimenti chi se ne frega)

basta. mi sto sentendo male.

(tutte le foto ©Repubblica.it)

Categorie:politica Tag:,

i link della settimana (22-28 marzo 2010)

ed ecco, tanto per spammare un poco, la collezione delle cosettine interessanti (a mio insindacabile avviso) ravanate sulla rete questa settimana, e postate un po’ qui un po’ là:

Scheda Elettorale 2.0

Erano talmente tanti anni che non andavo a votare che non mi ero reso conto di quanto fosse cambiata la scheda elettorale.

(via Porgy&jazz <- placidiappunti <- beggi)

Rai per una notte. E poi ?

L’evento mediatico di questi giorni è stato sicuramente “Raiperunanotte”, la trasmissione-evento dal PalaDozza di Bologna di Michele Santoro con Travaglio, Iacona, Floris, il Trio Medusa, Vauro, Gabanelli, Luttazzi, Lerner, Elio, Benigni, organizzata e trasmessa su TV locali e (soprattutto) via web per dare una sorta di risposta collettiva all’ennesimo “editto bulgaro” di Berlusconi.

Contraddicendo (solo in parte) il titolo di questo blog, me la sono vista via web, seguendo e partecipando ai commenti online su twitter e friendfeed.

L’evento (“crossmediale” e “causa di un sisma mediatico”, come è stato definito), era, a mio avviso, di fatto un mix fra una puntata di AnnoZero, Ballarò, e dell’Infedele, solo proiettata su TV satellitari e in streaming. Ergo TV a tutti gli effetti, ma su un canale di fruizione diverso.

Un modello standard di TV perché non ha tenuto conto, nei fatti, che il pubblico via web (che ha toccato punte da oltre un milione di contatti, con una media di 2 messaggi al secondo su Twitter per tutta la durata della trasmissione) è abituato a interagire in tempo reale (per rendervi conto di quale sia stata la risposta dei social media alla trasmissione, potete guardare qui). L’opportunità di mediare questa interazione con l’evento in sé (portandola, appunto, dentro l’evento) avrebbe potuto differenziare seriamente Raiperunanotte da tutto ciò che è venuto prima, portando in primo piano non gli ospiti ufficiali in scaletta, ma bensì la presenza attiva e la voce delle persone che hanno ritenuto di voler partecipare, seguendo le quasi 3 ore di trasmissione.

Riguardo ai contenuti, per quanto gli interventi mi siano piaciuti molto (a meno di alcuni, es. Morgan e Venditti di cui si poteva tranquillamente fare a meno, o Benigni, che ormai interpreta ripetitivamente se stesso da tempo immemorabile), sono abbastanza d’accordo con quel che scrive Aldo Grasso sul “Corriere della Sera”:

“Quando Luttazzi conclude il suo monologo ricordando che «odiare i mascalzoni è cosa nobile » non fa un enorme regalo elettorale a Berlusconi? Fomentare l’odio, alla vigilia delle elezioni, non è un atto di irresponsabilità? Se oggi la maggioranza reagirà pesantemente sarà inutile nascondersi dietro la retorica della libertà d’espressione o della rivoluzione. La politica è effetto di scena e la censura il peggiore dei suoi effetti, un indice di stupidità, ma spesso il rumore delle piazze, delle adunate, degli applausi ottunde le menti e copre i pensieri.”

Sui contenuti menzione speciale a Monicelli, al Trio Medusa, a Crozza, e alle incredibili vignette di Vauro 🙂

Infine la partecipazione, intensa, accorata, commossa, delle persone: a prescindere dai numeri, comunque significativi per un evento del genere, è stata bella, davvero,  e ha creato un’empatia particolare fra una moltitudine di singoli individui (me incluso) a cui, in questo momento, guardando ciò che accade e confrontandolo con i loro princìpi e le loro opinioni, sembra di vedere il tutto attraverso un vetro deformante, e a cui sembra di essere terribilmente soli.

Voglio sperare che questa empatia, che è stata qualcosa di forte, e unico, non scompaia quando si spegne il computer (come troppo spesso accade), ma si rafforzi almeno fino a domenica prossima, materializzandosi nel voto, che è l’unico strumento che abbiamo per sperare di togliere, almeno in parte,  questo vetro deformante.

(Qualche link di approfondimento, in ordine sparso):

Dove sono ?

Materia Oscura 2.0

Il Concerto: “épater le bourgeois” con grazia:-)

ho visto di recente “il concerto”, di Radu Mihaileanu, e non mi sono divertito tanto dai tempi dei Blues Brothers 🙂

Per quanto il film, in molti punti, lambisca lo stucchevole (basti pensare alla  caratterizzazione vocale macchiettistica dei personaggi principali, tutti con l’accento russo, in un film AMBIENTATO A San Pietroburgo, anche se potrebbe essere colpa dei doppiatori … per non parlare dell’agnizione nel finale , che non racconterò a beneficio di chi non l’ha ancora visto, per evitare “spoiler”), ha una “tenuta” ottima (le due ore volano in un soffio), e tratteggia con grazia quell’umanità insieme disperata e vitale che già il regista dipingeva in “Train de vie”.

Notevole, poi, il modo in cui vengono tratteggiate le “macerie” del comunismo reale, che mi ha ricordato la messinscena che viene costruita ad uso della madre in “Good Bye Lenin!”.

Due ore che valgono il biglietto, si.

Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra

non posso fare a meno di pubblicarlo … (via b a s t e t)

La rete vince sempre sull’odio (ergo, una risata li seppellirà)

senza soffermarmi più di tanto sul fatto che:

  • ieri ero letteralmente accerchiato da berlusconeidi urlanti prezzolati e mescolati a fascistoidi che avanzavano col saluto romano (considerando che casa mia è nel mezzo dei due cortei)
  • la manifestazione di ieri a Piazza San Giovanni, a differenza delle ultime, ha avuto copertura completa da parte sia di sky che di rainews24
  • il cosiddetto “balletto dei numeri” ha veramente del patetico, stante le dichiarazioni anticipate sul tono “comunque vada diremo che eravamo un milione”, e puntualmente ribadite, accusando persino la Questura di Roma (cosa mai capitata prima, soprattutto se le manifestazioni erano dell’opposizione) di mentire

vorrei porre l’accento sull’ecumenico concetto “l’amore vince sempre sull’odio” portato avanti (a striscioni alterni, nel senso che gli altri propugnavano cure medievali alla “Pulp Fiction” per gli esponenti dell’opposizione, e più in generale per chiunque non osasse osannare il lider maximo berlusca), e sulle sue geniali declinazioni sviluppate a tempo di record dal popolo di Friendfeed:

(e via con la sigla):

E infine non poteva mancare una citazione da Magritte 🙂

I doverosi ringraziamenti agli autori delle immagini, che trovate, nei post originali di FriendFeed, corredate di commenti, qui.

Perché ?

C’è sempre una prima volta, si dice.

Però che senso ha un nuovo blog, in un mondo in cui, secondo Technorati, ci sono già più di due milioni e mezzo di blog ?

Nessuno, penso.

Per cui eccolo qui. Entropico ed empatico.

Entropico perché, essendo scritto da me, mi rifletterà, e tanto più rifletterà il mio disordine, organizzativo e mentale.

Empatico perché, come in ogni blog che si rispetti, scriverò solo di quel che mi pare.

Categorie:Uncategorized Tag:,