24.11.2014 Piers faccini & Vincent Segal “Songs of Time Lost” #undiscoalgiorno
Un disco di voce chitarra acustica e violoncello che riprende vecchie canzoni inglesi e italiane della tradizione.
DI seguito la lista dei brani:
1. Jesce Sole |
2. The Closing of our Eyes |
3. Cammina Cammina |
4. Cradle to the Grave |
5. Quicksilver Daydreams of Maria |
6. Villanella di Cenerentola |
7. A Half of Me |
8. Mangé Pou le Coeur |
9. Cicerenella |
10. Wenn ich mir Was Wuenschen Duerfte |
11. Everyday Away from You |
12. Dicitencello Vuje |
13. Make Me a Pallet on your Floor |
La prima è una meditazione per violoncello e voce. Sembra un raga o la preghiera di un muezzin.
La seconda vede la chitarra acustica sopra una base di violoncello e un canto leggermente jazzato
Nella terza il violoncello fornisce una lenta base pizzicata per un canto che rammenta una ninna nanna, con cambiamenti di tempo nel ritornello
La quarta si articola su un arpeggio del violoncello che pizzicando accompagna tutta la voce
La quinta è una delicata ballata accompagnata dalla chitarra acustica con il violoncello che controcanta in lontananza
La sesta, Villanella di Cenerentola, ha una linea vocale movimentata sottesa da un violoncello quasi jazz. Ricorda a tratti pezzi di Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
Nella settima una ballata lenta con Arpeggio di chitarra il violoncello contropunta con echi di armonici acuti con un effetto quasi vocale da un lato e atmosferico dall’altro.
L’ottava è una canzone francese, quasi una nenia recitata su un disegno ostinato di arpeggi di chitarra e violoncello.
La nona, Cicerenella, si ricorda soprattutto nella versione della Nuova Compagnia di Canto Popolare ma qui è resa benissimo, anche se Faccini fatica assai nel finale.
La decima è un bellissimo strumentale di violoncello accompagnato dalla chitarra.
Nell’undicesima Faccini cerca di swingare su una base jazzata di violoncello ma gli riesce assai male.
La dodicesima è dicitencello vuje. Quasi recitata su toni gravi del violoncello. Triste e misurata ma con una sua bellezza intrinseca.
L’ultima chiude con uno swing lieve, che rimane in aria come le note del violoncello, concludendo un bel disco, da ascoltare quando si cerca del relax e si fanno vagare i pensieri.
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